Dopo le esperienze di insegnamento all’esterno, nel 1943 Cordati rientra a Barga. Attraverso le opere tra la fine degli anni Trenta e gli anni Quaranta si osservano discontinuità e cambiamenti sia nei registri linguistici, ora indirizzati ad un progressivo allontanamento dalla definizione figurativa, sia nelle scale cromatiche che tendono ad abbassarsi e a perdere la luminosità vibrante dei lavori bulgari. Come sempre, la pittura di Cordati si inserisce e riflette le dinamiche della cultura nazionale in cui avanza, con forza, il dissidio tra figurazione e astrazione.