Chi siamo

Le ragioni di un impegno

Mi chiamo Bruno Rosaia e sono uno dei quattro nipoti di Bruno Cordati. Ho frequentato regolarmente Barga durante tutta l’infanzia e l’adolescenza, insieme a mio fratello Beppe: d’estate passavamo un mese a casa del nonno e spesso lo andavamo a trovare in studio. Alla sua morte, le due figlie, Luigia, mia madre, e Bruna, si sono impegnate, insieme colle rispettive famiglie, per organizzare le mostre che lui aveva da tempo rifiutato: ecco quindi le esposizioni a Barga, Firenze, Pisa, Sofia e Bergamo, svoltesi negli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, e l’istituzione del Museo di Casa Cordati.

Giuliano Rosaia, mio padre, Bruno Cordati, mio nonno, e me stesso; 1976 a Barga

Mio nonno Bruno ha lavorato molto, nella sua lunga vita, e ha lasciato un patrimonio cospicuo, che possiamo immaginare distinto in tre parti: una parte è proprietà di mia madre Luigia Cordati Rosaia, una parte è proprietà dei miei cugini, eredi di Bruna Cordati Martinelli, e una parte è distribuita nelle case dei cittadini di Barga e della lucchesia che hanno amato la sua pittura, e presso istituzioni pubbliche e private, in varie parti d’Italia e all’estero.

Scopo di questo sito è diffondere la conoscenza dell’opera di Bruno Cordati, contribuire allo studio e alla documentazione del suo lavoro, dare un contributo per la formazione di Archivio completo.
Ho intrapreso questo lavoro perchè sostenuto dall’amicizia e dalla competenza di Marzia Ratti: utilizzando la memoria di mia madre per ricostruire alcune vicende della vita del nonno, abbiamo intrapreso un’avventura ancora in corso, alla ricerca delle numerose opere di proprietà privata e pubblica e dei documenti originali che raccontano la sua vita e le sue scelte artistiche. La risposta che stiamo ottenedo ci conferma l’utilità dell’impresa: la donazione da parte di mia madre di due opere alla Fondazione Ragghianti di Lucca e l’accoglienza calorosa da parte dei barghigiani, delle Istituzioni pubbliche e private ci confortano e testimoniano che vale la pena proseguire la ricerca e lo studio.

INVITO le persone e le istituzioni che sono in possesso di opere di Bruno Cordati e desiderano contribuire alla formazione dell’Archivio Bruno Cordati a scrivere all’indirizzo brunocordatiarchivio@gmail.com  per segnalare la disponibilità e organizzare la documentazione delle opere, che avverrà secondo modalità da concordare insieme.

Bruno Rosaia, Marzo 2023

In cammino per Cordati

Dedicare un sito all’opera di Bruno Cordati non è soltanto un benvenuto omaggio da parte di chi lo ha molto amato come padre o come nonno, ma anche un’azione concreta per dar voce e immagini a un autore significativo del Novecento, ricostruendone i passaggi essenziali per riconsegnarlo alla percezione attuale nella sua complessa e lunga vicenda. Ciò nel convincimento (più che speranza) che solo ricucendo le disiecta membra delle tante, pregevoli voci, del Novecento si possa davvero conoscere questo secolo in modo più completo e non ingabbiato dalle convenzioni dei manuali, spesso semplicistiche e poco utili a una globale comprensione dei fenomeni artistici e storici. Perché Cordati è uomo e artista oltremodo intriso delle vicende del Novecento e delle crisi , altrettanto profonde, che lo hanno attraversato e tutta la sua produzione lo dimostra palesemente. Due guerre mondiali, una vissuta al fronte, l’altra patita tra Barga e Bagni di Lucca; dapprima un periodo di grande energia espositiva tra gli anni Venti e i Trenta, seguito da anni trascorsi all’estero forieri di esperienze vitali; un secondo invece, dal 1947 fino alla morte, di totale allontanamento dalla scena pubblica per scelta voluta e consapevole, forse pagata a caro prezzo nella dimensione della comprensione storiografica. La sua pittura, riletta oggi in ogni sua parte, grazie a questo sito, con abbondanza di lavori noti e con moltissimi inediti, rivela il succedersi dei tempi e delle stagioni linguistiche di un’epoca complessa, da lui interpretata fase dopo fase in un continuum di ricerca artistica coerente e instancabile. Come ogni vero artista Cordati non si è mai fermato sui propri stilemi, nemmeno su quelli che maggiormente avevano incontrato il gusto della committenza; non amava autocitarsi, né ritornare sui propri passi perché era la tensione interna al ‘mestiere’ – ideativa /compositiva/espressiva – che lo interessava più di ogni altra cosa. Il suo fine era un riconoscimento interno, una sperimentazione e una sfida quotidiana con se stesso.

È fatto risaputo che Cordati non datava quasi mai i suoi dipinti, ma l’evoluzione stessa del suo linguaggio lascia intravedere i modi diversi del suo operare, quasi di decennio in decennio. Per questo, con Bruno Rosaia – il nipote che porta non casualmente il nome del nonno e che è stato il vero motore di questa operazione – abbiamo voluto tentare una ricostruzione dell’iter artistico, scegliendo degli ancoraggi cronologici che, sia pur rari, esistono o sono stati da noi rintracciati grazie al riesame delle fonti biografiche e storiografiche, nonché basandoci sull’osservazione stilistica di tutta la sua abbondante produzione e rintracciando ogni ricordo ancor vivo nella memoria dei familiari diretti, in particolare della figlia Luigia, mamma di Bruno e Giuseppe. Una provvisoria proposta di periodizzazione generale per contribuire alla storicizzazione di Cordati. Affermiamo subito che persistono dubbi e incertezze e che si tratta dunque di un work in progress passibile di ritocchi, correzioni e suggerimenti che auspichiamo possano derivare proprio dalla divulgazione pubblica e gratuita dei contenuti del sito. Dal quale ci attendiamo anche di poter rintracciare dipinti e informazioni utili al prosieguo degli studi, specialmente da parte delle famiglie barghigiane che sicuramente li conservano con cura.

Se ho potuto conoscere di più il pregevole profilo di un artista e la biografia di un uomo lo devo all’amico Bruno Rosaia, grazie al quale ho condiviso i gradevoli momenti di curiosa e dinamica preparazione di questo sito e grazie al quale sono entrata in contatto con tante persone di Barga e di Lucca, luoghi che oggi posso dire di conoscere meglio e di amare di più. Un pensiero infine alla carissima amica e collega Paola Paccagnini, prematuramente scomparsa nel 1995, alla quale si devono i primi sistematici e rigorosi studi sul pittore, sulle orme dei quali ci siamo inseriti per proseguire il cammino su Cordati.

Marzia Ratti, Marzo 2023

Ringraziamenti

Ringraziamo
Paolo Bolpagni, Direttore della Fondazione Ragghianti, per i suggerimenti e l’incoraggiamento che ci hanno confortato e motivato;
Cristiana Ricci, Presidente della Fondazione Ricci ETS di Barga, per la fattiva e competente azione di ricerca e valorizzazione dell’opera di Cordati;
Gino Franchi, Presidente della ANMIG di Lucca, per la documentazione della decorazione del soffitto del Salone delle Assemblee, alla Casa del Mutilato di Lucca;
Antonella Tomei, docente del Liceo Artistico Musicale e Coreutico Augusto Passaglia di Lucca, per la ricerca delle opere di Cordati e dei documenti conservati nell’Archivio del Liceo;
tutte le Istituzioni pubbliche che hanno collaborato rendendo disponibili le opere e la documentazione di loro proprietà: la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, l’Archivio e Fondo Umberto Prencipe, il Museo Nazionale di Palazzo Mansi di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Comune di Barga.
Un ringraziamento particolare va a Carla Conforto Pagano, per la donazione di disegni e bozzetti di Bruno Cordati; si ringraziano poi, per la collaborazione alla ricostruzione di episodi della vita di Bruno Cordati e per la ricerca di opere nel territorio: Silvia Redini, Paola Pia, Pier Giuliano Cecchi, Cristiana Ricci, Umberto Sereni e tutti i proprietari di opere di Bruno Cordati che si sono resi disponibili a fotografare o far fotografare le opere in loro possesso.

Partecipa anche tu

Saremo lieti di ricevere informazioni relative alle opere di Bruno Cordati in possesso di enti o di privati al fine di costituire il catalogo ragionato dell’artista. Scrivici per eventuali comunicazioni.